Anche se di fronte a 4 barche, a causa dei tempi di compensazione, siamo finiti infondo alla classifica. Comunque ci difendiamo mantenendoci intorno alla posizione 25 su 32 imbarcazioni.
La cosa più importante da ricordare del secondo fine settimana di regate del 24 e 25 novembre è senza dubbio la pastasciutta: stavolta non era finita quando siamo arrivati.
Il dubbio è che probabilmente era solo in ritardo la cucina! ;))
Salute a tutti
mercoledì 28 novembre 2007
martedì 13 novembre 2007
Campionato Invernale Punta Ala - buona la prima
Il 10 e 11 novembre, insieme a Edo, Bitta, Cri, Andrea, Daniele, Lapo e Leo abbiamo affrontato la prima prova del campionato a Punta Ala, una sfida fra 29 barche agguerrite fino all'ultima raffica di vento.
Per essere un equipaggio alle prime armi ci siamo difesi, impegnandoci al massimo in tutte le fasi della regata: dalla partenza fino alle virate e strambate nella lotta contro il tempo.
A casa di Edo siamo stati benissimo e la sua ospitalità è stata eccezionale. Ribollita per tutti il venerdì sera e il sabato grande festa per la prima prova con bistecche al sangue innaffiate da un ottimo rosso. Vela significa anche questo: convivialità, amicizia, fiducia..
Spero che il gruppo si sappia vendere molto caro e che ogni occasione sia buona per affinare ogni più piccolo particolare.
Intanto le foto (purtroppo tutte molto simili) sono visibili su: http://picasaweb.google.com/paterazzo79/CampionatoInvernalePuntaAla2007
Buoni 20 a tutti,
e che ce la mandi buona...
P.S. Come vi chiamate? SolSOLEsole ROssoROSSOOROSSOLErossoo....!! Come????? Solersolerosssolerossosolrossosorossosole..!! .Comeeeeee???!?! NIENTE PASTA!
P.P.S. Il 24 e 25 novmebre dovremo aspettare che la cuociano!!
Per essere un equipaggio alle prime armi ci siamo difesi, impegnandoci al massimo in tutte le fasi della regata: dalla partenza fino alle virate e strambate nella lotta contro il tempo.
A casa di Edo siamo stati benissimo e la sua ospitalità è stata eccezionale. Ribollita per tutti il venerdì sera e il sabato grande festa per la prima prova con bistecche al sangue innaffiate da un ottimo rosso. Vela significa anche questo: convivialità, amicizia, fiducia..
Spero che il gruppo si sappia vendere molto caro e che ogni occasione sia buona per affinare ogni più piccolo particolare.
Intanto le foto (purtroppo tutte molto simili) sono visibili su: http://picasaweb.google.com/paterazzo79/CampionatoInvernalePuntaAla2007
Buoni 20 a tutti,
e che ce la mandi buona...
P.S. Come vi chiamate? SolSOLEsole ROssoROSSOOROSSOLErossoo....!! Come????? Solersolerosssolerossosolrossosorossosole..!! .Comeeeeee???!?! NIENTE PASTA!
P.P.S. Il 24 e 25 novmebre dovremo aspettare che la cuociano!!
martedì 16 ottobre 2007
domenica 23 settembre 2007
Una fantastica prima volta
Non er omai stato comandante di una barca. Non ero mai stato uno skipper.
E' vero, eravamo in famiglia praticamente. Ma è lo stesso: il fine settimana dell'1 e 2 settembre è stato strepitoso.
Le foto parlano da sole:
http://picasaweb.google.it/paterazzo79/PATERAZZOTeam_12sett07
Raramente avevo provato sensazioni così positive.
La barca, un veloce First 36 si muoveva al primo alito di vento e nello stesso tempo dava l'impressione di sicurezza anche con raffiche oltre i 20 nodi.
Dario, Bitta, Iuri, Matteo, Claudia sono stati mitici. Pensare che alcuni di loro non erano mai saliti su una barca a vela prima e il resto al massimo un paio di volte!!
Me la sentivo pesare all'inizio ma poi è filato tutto liscio e non poteva che essere così.
Gin Fizz (la barca) ci ha aiutato a stare bene insieme e sentirci die veri sail maker sotto raffiche importanti e mare formato.
Idimenticabile la rada nell'affollata cala di Mola, con 45 minuti di fuochi d'artificio unici sopra le nostre teste. Io e Clau, che festeggiavamo i nostri 10 anni, non potevao chiedere uno spettacolo migliore.
Tutto nato così, per puro caso. E chi lo sapeva che erano i festeggiamenti della mitica Madonna del Moserrato??
Ecco il link: http://www.isoladelba.ca/luoghi-da-visitare/porto-azzurro-madonna-del-monserrato.asp
E qui tutti gli eventi elbani: http://isola-elba.arcipelagotoscano.com/news_toscana/festeggiamenti-madonna-del-monserrato-porto-azzurro-2635.htm
Il rientro a casa, la domenica sera, è stato una goduria: 3 ore nette da Punta Calamita al Porto del Puntone, già ormeggiati e riempiti con 20 miseri euro di gasolio! (20 miglia ca.) con una bel vento intorno ai 18 nodi e barca sbandata anche con il maestrale al traverso.
Alla prossimaaaaaaaaa!!!
E' vero, eravamo in famiglia praticamente. Ma è lo stesso: il fine settimana dell'1 e 2 settembre è stato strepitoso.
Le foto parlano da sole:
http://picasaweb.google.it/paterazzo79/PATERAZZOTeam_12sett07
Raramente avevo provato sensazioni così positive.
La barca, un veloce First 36 si muoveva al primo alito di vento e nello stesso tempo dava l'impressione di sicurezza anche con raffiche oltre i 20 nodi.
Dario, Bitta, Iuri, Matteo, Claudia sono stati mitici. Pensare che alcuni di loro non erano mai saliti su una barca a vela prima e il resto al massimo un paio di volte!!
Me la sentivo pesare all'inizio ma poi è filato tutto liscio e non poteva che essere così.
Gin Fizz (la barca) ci ha aiutato a stare bene insieme e sentirci die veri sail maker sotto raffiche importanti e mare formato.
Idimenticabile la rada nell'affollata cala di Mola, con 45 minuti di fuochi d'artificio unici sopra le nostre teste. Io e Clau, che festeggiavamo i nostri 10 anni, non potevao chiedere uno spettacolo migliore.
Tutto nato così, per puro caso. E chi lo sapeva che erano i festeggiamenti della mitica Madonna del Moserrato??
Ecco il link: http://www.isoladelba.ca/luoghi-da-visitare/porto-azzurro-madonna-del-monserrato.asp
E qui tutti gli eventi elbani: http://isola-elba.arcipelagotoscano.com/news_toscana/festeggiamenti-madonna-del-monserrato-porto-azzurro-2635.htm
Il rientro a casa, la domenica sera, è stato una goduria: 3 ore nette da Punta Calamita al Porto del Puntone, già ormeggiati e riempiti con 20 miseri euro di gasolio! (20 miglia ca.) con una bel vento intorno ai 18 nodi e barca sbandata anche con il maestrale al traverso.
Alla prossimaaaaaaaaa!!!
Campionato invernale Punta Ala
Cercasi sponsor urgentemente!!
Il sogno di partecipare al campionato di Punta Ala in programma da novembre 2007 a febbraio 2008 potrebbe avverarsi se riusciamo a trovare i soldini per pagarci le spese.
Speriamo di poter provare questa esperienza per me nuova ed emozionante.
Il sogno di partecipare al campionato di Punta Ala in programma da novembre 2007 a febbraio 2008 potrebbe avverarsi se riusciamo a trovare i soldini per pagarci le spese.
Speriamo di poter provare questa esperienza per me nuova ed emozionante.
venerdì 10 agosto 2007
mercoledì 8 agosto 2007
Le andature
Prima di tutto una cosa ovvia, ma non banale: una barca a vela non può andare controvento.
Non è banale perché se volete andare a farvi un bagno alla Palmaiola partendo dal Puntone e il vento spira proprio da quella direzione, ad esempio il maestrale (rinvio ai prossimi post la spiegazioe della bussola e della rosa dei venti...) sei costretto a bordeggiare (cioè fare dei lati di bolina - a destra e a sinistra) facendo molte miglia in più.
Per navigare in barca a vela quindi è necessario mantenere un certo angolo rispetto alla direzione del vento.
Parlando di una barca di diporto normale (non di barche tipo America's Cup che riescono a mantenere anche angoli di 30°-35° con la direzione del vento), di solito l'angolo più stretto che si riesce a tenere con il vento, per risalirlo, è intorno a 45°. Questa andatura si chiama bolina.
La bolina è l'andatura più nota anche ai profani. E' un'andatuta emozionante perché la barca sbanda sensibilmente, specie con venti freschi (sostenuti, cioè sopra i 18-20 nodi). Tuttavia è un'andatura scomoda, proprio per lo sbandamento e poco efficiente se vuoi arrivare proprio "alla Palmaiola con quel vento" in poco tempo.
L'andatura "successiva", scendendo dal "contro vento" al "vento in poppa", è il traverso. Alcuni la conisderano l'andatura più veloce. Tuttavia tutto dipende da quanta onda e quanto veno c'è. La velocità, in barca a vela, è un po' relativa - almeno a livelli non professionali di gara. Il traverso è un andatura a circa 90° gradi con il vento ed è un'ottima andatura per riposarsi da una bolina, mantenere una buona velocità e magari mettere su un caffè per l'equipaggio.
Segue il lasco. E' un'andatura che prende il vento sul giardinetto dell'imbarcazione e sfrutta la spinta e non la portanza (ne parleremo a breve) del vento. E' un'andatura che permette di sfruttare bene il vento apparente ma ha il vantaggio di fuggire il fortunale, cioè di andare circa nella stessa direzione delle onde, in caso di mare molto mosso, e quindi di fatto, scappare.
Infine la poppa. Niente di ciò che pensate maschietti! Qui, come per il traverso, l'andatura prende il nome dalla parte relativa delle barca dove arriva il vento. Nell'andatura di poppa a volte le vele vengono armate a farfalla, cioè il fiocco da un lato e la randa dall'altra.
Queste andature sono valide sia per un "lato" che per un altro, a seconda che si prenda il vento da dritta (destra) o da sinistra. Rimando ad un prossimo post la nomenclautra dei passaggi di mura (cioè la direzione del vento rispetto al boma, o più banalmente - ma non del tutto corretto - il lato della barca che "prende" il vento), cioè la virata e la strambata.
I vostri dubbi o domande saranno preziosi come spunti per nuovi post.
Buon vento!
Non è banale perché se volete andare a farvi un bagno alla Palmaiola partendo dal Puntone e il vento spira proprio da quella direzione, ad esempio il maestrale (rinvio ai prossimi post la spiegazioe della bussola e della rosa dei venti...) sei costretto a bordeggiare (cioè fare dei lati di bolina - a destra e a sinistra) facendo molte miglia in più.
Per navigare in barca a vela quindi è necessario mantenere un certo angolo rispetto alla direzione del vento.
Parlando di una barca di diporto normale (non di barche tipo America's Cup che riescono a mantenere anche angoli di 30°-35° con la direzione del vento), di solito l'angolo più stretto che si riesce a tenere con il vento, per risalirlo, è intorno a 45°. Questa andatura si chiama bolina.
La bolina è l'andatura più nota anche ai profani. E' un'andatuta emozionante perché la barca sbanda sensibilmente, specie con venti freschi (sostenuti, cioè sopra i 18-20 nodi). Tuttavia è un'andatura scomoda, proprio per lo sbandamento e poco efficiente se vuoi arrivare proprio "alla Palmaiola con quel vento" in poco tempo.
L'andatura "successiva", scendendo dal "contro vento" al "vento in poppa", è il traverso. Alcuni la conisderano l'andatura più veloce. Tuttavia tutto dipende da quanta onda e quanto veno c'è. La velocità, in barca a vela, è un po' relativa - almeno a livelli non professionali di gara. Il traverso è un andatura a circa 90° gradi con il vento ed è un'ottima andatura per riposarsi da una bolina, mantenere una buona velocità e magari mettere su un caffè per l'equipaggio.
Segue il lasco. E' un'andatura che prende il vento sul giardinetto dell'imbarcazione e sfrutta la spinta e non la portanza (ne parleremo a breve) del vento. E' un'andatura che permette di sfruttare bene il vento apparente ma ha il vantaggio di fuggire il fortunale, cioè di andare circa nella stessa direzione delle onde, in caso di mare molto mosso, e quindi di fatto, scappare.
Infine la poppa. Niente di ciò che pensate maschietti! Qui, come per il traverso, l'andatura prende il nome dalla parte relativa delle barca dove arriva il vento. Nell'andatura di poppa a volte le vele vengono armate a farfalla, cioè il fiocco da un lato e la randa dall'altra.
Queste andature sono valide sia per un "lato" che per un altro, a seconda che si prenda il vento da dritta (destra) o da sinistra. Rimando ad un prossimo post la nomenclautra dei passaggi di mura (cioè la direzione del vento rispetto al boma, o più banalmente - ma non del tutto corretto - il lato della barca che "prende" il vento), cioè la virata e la strambata.
I vostri dubbi o domande saranno preziosi come spunti per nuovi post.
Buon vento!
giovedì 2 agosto 2007
Gita di settembre
Ormai è cosa certa... a settembre l'uscita in barca di 3 giorni sa da fà!
Quale miglior luogo di questo per tutti i dettagli del caso. Quindi forza skipper, dacci lumi.
Quale miglior luogo di questo per tutti i dettagli del caso. Quindi forza skipper, dacci lumi.
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vacanza in barca
martedì 17 luglio 2007
Le "forme" della nostra bella barca
Una barca a vela è divisa in alcune sezioni laterali.
Immaginandola divisa in due lungo il suo asse longitudinale, possiamo considerare 5 sezioni:
Immaginandola divisa in due lungo il suo asse longitudinale, possiamo considerare 5 sezioni:
- Prua: la parte anteriore dell'imbarcazione
- Mascone: la parte immediatamente dietro la prua
- Traverso: la parte centrale dello scafo (dove di norma si trova il baglio massimo, cioè la massima larghezza)
- Giardinetto: la parte immediatamente dietro al traverso, in pratica lo speculare del mascone (deve il suo nome al fatto che in questa zona si sentono meno i colpi di mare e gli spruzzi d'acqua sono limitati e per questo in passato ai giardinetti delle navi venivano allestiti dei veri e propri "giardini" con piante. Alcuni lo fanno anche adesso...)
- Poppa: la parte posteriore dell'imbarcazione. In pratica l'opposto della prua.
I nomi di queste sezioni vengono usati anche per descivere la direzione da cui provengono le onde rispetto allo scafo.
Ammettendo che le onde provengano dalla direzione del vento (come nella maggioranza dei casi) sarà quindi impossibile per una barca a vela prendere il mare di prua senza utilizzare il motore, non potendo andare controvento.
venerdì 15 giugno 2007
Cos'è il paterazzo?
Cominciamo dal mio nick.
Il '79 è facilmente intuibile: è l'anno in cui sono nato.
Il paterazzo (al di là della simpatica rima) è la ritenuta poppiera dell'albero di una barca a vela.
Si tratta di un cavo di acciaio incappellato ("agganciato") in testa ("in cima") d'albero e all'estrema poppa ("parte posteriore") dell'imbarcazione.
La sua funzione è quella di portare la testa d'albero indietro e quindi di tesare lo strallo (il corrispettivo cavo sulla prua, la parte anteriore) per togliere la catenaria (curvatura) del bordo di entrata del fiocco, la vela di prua.
Il fenomeno della catenaria è dannoso per il fiocco e le manovre fisse (i cavi che sostengono l'albero) nelle andature di bolina.
Il '79 è facilmente intuibile: è l'anno in cui sono nato.
Il paterazzo (al di là della simpatica rima) è la ritenuta poppiera dell'albero di una barca a vela.
Si tratta di un cavo di acciaio incappellato ("agganciato") in testa ("in cima") d'albero e all'estrema poppa ("parte posteriore") dell'imbarcazione.
La sua funzione è quella di portare la testa d'albero indietro e quindi di tesare lo strallo (il corrispettivo cavo sulla prua, la parte anteriore) per togliere la catenaria (curvatura) del bordo di entrata del fiocco, la vela di prua.
Il fenomeno della catenaria è dannoso per il fiocco e le manovre fisse (i cavi che sostengono l'albero) nelle andature di bolina.
mercoledì 28 febbraio 2007
Voglio la vela come te
Caro blog,
condivido con te da oggi la mia passione per la vela, insieme a tutti quelli che vorrai avere come ospiti.
condivido con te da oggi la mia passione per la vela, insieme a tutti quelli che vorrai avere come ospiti.
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